E’ successo ancora. Ancora un suicidio di una commessa. Ancora la morte che lascia a chi resta i dubbi sul perché di un gesto così estremo. Ma qualche indizio mi porta a pensare che il lavoro nel commercio possa essere una delle cause. Lo hanno lasciato scritto alcuni lavoratori prima di farla finita, lo hanno denunciato alcune famiglie.
A tutti, prima di lasciarvi al post di una commessa che mi ha sconvolto, voglio dire di scegliere di lottare, di cambiare le cose, di cercare l’aiuto dei colleghi e di non cadere nella solitudine e nella depressione. Perché il lavoro non può e non deve essere morte, ma deve tornare ad essere sinonimo di vita dignitosa.
DAL WEB
Anch’io lavoro nel commercio, proprio come quella commessa che si è uccisa. E posso comprendere quel gesto, l’estrema strada del non ritorno. Perché anche io ci ho pensato spesso. Anche io sto male. E ai problemi che tutti noi incontriamo nella vita privata, devo aggiungere vessazioni e ritorsioni di ogni genere al lavoro.
Non bastano quelle dei capi, ci sono i colleghi: quelli che vogliono crescere, quelli che si sentono importanti per avere in mano un mazzo di chiavi. I colleghi che lavorano fuori timbrata per mantenere i budget orari imposti dall’alto. I colleghi che per anni rincorrono in merdoso livello.
I colleghi che ti colpiscono con frecciatine, battutine del cazzo e anche peggio. Perché il problema sei tu.
- Tu che non ti pieghi all’arroganza dei capi.
- Tu che non ti fermi dopo la timbrata.
- Tu che non sai dove parcheggiare un figlio.
- Tu che non sei abbastanza rapido a rifornire perché la schiena te la sei già rotta.
E tu alla fine ci credi davvero di essere il problema. Ma lo stipendio ti serve.Ti serve per pagare l’affitto, la rata della macchina, il dentista, la spesa. I soldi poi non bastano mai. E a te servono i soldi per pagare le spese che continuano ad accumularsi.
Poi leggo che qualcuno scrive che dobbiamo ringraziare Dio di avere almeno un lavoro. Un lavoro che mi ha distrutto fisicamente e psicologicamente.
Io ho capito perché la collega si è ammazzata.
Scusate lo sfogo.
Una collega della commessa che si è uccisa
Purtroppo siamo allo schiavismo…nell’indifferenza di tutti
Sono anch’io un ex cassiere repartista, 4 anni di soprusi, dovevo sopportare, i colleghi a volte ti venivano contro, purtroppo nessuno può aiutare un fenomeno così radicato, non si può lottare con un sistema fatto d’interesse economico.