Eh già, dai “Monti” si vede un bel Panorama di licenziamenti. Si, perché qualcuno aveva profetizzato, all’indomani del decreto del governo Monti noto come “salva Italia”, incrementi occupazionali e migliori condizioni lavorative. Ma la triste realtà è sotto gli occhi di tutti: l’unico vero incremento è quello relativo alle domeniche e i festivi lavorati; e la merce di scambio è minor occupazione, minor salario e minor diritti.
L’ultima crisi aziendale, in ordine di tempo, è quella di Panorama ai Gigli di Campi Bisenzio: un susseguirsi di procedure di mobilità, cassa integrazione ricatti e minacce contro i lavoratori e le lavoratrici.
In questi giorni la Direzione Aziendale dichiara la volontà di procedere all’individuazione di altri 45 lavoratori e lavoratrici da porre in esubero (19 full time e 26 part time), nonostante che il centro commerciale “I Gigli” vanti nuovi record di presenze.
Insomma, da MediaWord ad Auchan, dalle grandi Coop del consumo a Ikea, per passare per tutte le medie attività, per finire con Panorama ai Gigli, le aziende del commercio scaricano il costo della crisi su uomini e donne spinti senza scrupoli sotto la soglia di povertà. Intanto, in questi anni, politici di tutti gli schieramenti ed imprenditori, hanno caldeggiato la liberalizzazione delle aperture domenicali dichiarando che queste avrebbero assicurato la tenuta e l’espansione dell’occupazione.
Nei fatti, oggi da Panorama perdiamo altri 45 posti di lavoro, e i restanti lavoratori sono sotto ricatto e avranno un notevole peggioramento delle condizioni lavorative e una compressione dei loro diritti. Tutto questo accade nonostante i molti sacrifici fatti per il buon andamento dell’azienda, proprio da quelle donne e quegli uomini che verranno messi alla porta. Bene, oggi il colosso commerciale ringrazia in questo modo.
Conosco alcuni dei lavoratori Panorama del centro commerciale I Gigli, gli sono accanto e li sostengo. Insieme ci batteremo fino in fondo con tutte le nostre forze, affinché alcun posto di lavoro sia perso.
Perché tutto questo non è giusto, perché un altro panorama è possibile. Un panorama di diritti e di uguaglianza, di giustizia e di libertà. Spetta a noi andarcelo a conquistare!!