E poi ci sono le storie quelle belle. Quelle che ti riempiono il cuore. Daniele ha sfidato l’autismo lavorando in un supermercato. Siamo a Ostia dove Daniele, 24 anni, ora può vivere una vita come quella di tanti altri ragazzi della sua età. “Fino a qualche anno fa i ragazzi come lui erano destinati a vivere in casa, senza uscire o avere una vita sociale. Oggi invece per fortuna non è più così”, a dirlo è Paola, la mamma di Daniele.
Daniele è affetto dalla sindrome dello spettro autistico ed è seguito da sempre dall’Anffas di Ostia. Da qualche tempo ha iniziato un percorso di inserimento lavorativo protetto nel supermercato Effeppiù. Il suo regno è lo scaffale della carta. Rifornisce il materiale preso in magazzino, lo sistema accuratamente – poiché è molto bravo nel visivo – e poi spazza tutto il supermercato.
I protagonisti di questa storia sono tanti…
Anffas Ostia, con sede operativa nello stabile confiscato alla mafia ad Acilia:
Si parte da quando si è bambini con le terapie, poi il percorso scolastico e ora il percorso dopo i 18 anni. “Per Daniele ho sempre lottato proprio per dargli la possibilità di avere un percorso lavorativo. Ha fatto un colloquio come tutti, in giacca e cravatta. È stato fantastico. Oggi ha i suoi amici, conosciuti ai progetti educativi dell’Anffas, perché spesso ragazzi come Daniele non hanno possibilità di fare amicizie. Io spero che l’esempio di Daniele possa essere uno stimolo per tanti altri esercizi commerciali ad aprire le loro porte verso ragazzi come lui”.
Oria Buscaini, titolare dell’Effeppiù:
Paola, la mamma di Daniele è una nostra cliente, ci ha chiesto con molta franchezza se eravamo disponibili a fare un inserimento lavorativo protetto una volta a settimana. Ho subito accettato. Mi sentivo sicura, la presenza di una terapista Anffas era comunque una garanzia – racconta Daniele è splendido, un grande lavoratore. Gli vogliono tutti bene, i clienti stravedono per lui. È molto bravo e meticoloso. Ordina tutti gli scaffali, pulisce il supermercato. Io consiglierei a tutti gli esercizi commerciali di aprire le loro porte a ragazzi come Daniele. Stiamo crescendo insieme, è davvero un’esperienza stimolante per tutti.
Poi c’è mamma Paola, che con l’orgoglio di un genitore, racconta:
Grazie a questo lavoro svolto da quando era bambino e al progetto di Anffas Ostia, Daniele può lavorare come tanti altri ragazzi cosiddetti normali. È sempre stato un sogno. Ho sempre lottato affinché Daniele avesse dei livelli di autonomia abbastanza importanti. Per noi genitori di ragazzi con autismo è sempre una sfida.
E infine ci sono i colleghi di Daniele, i clienti, gli operatori. C’è una bella storia d’inclusione e di solidarietà che ci consegna un po’ di speranza nel futuro. Il miglior modo per iniziare l’anno!