…Il giornalista che ti dice che è precario, come i lavoratori che rappresenti in mezzo alla strada. Ti dice che fa il servizio e che spera gli venga pubblicato… Solo così sarà pagato.
E poi il giornalista... Il giornalista quasi mortificato ti dice: “quelli pubblicano solo se ci sono le botte, il sangue, i tafferugli.”
Un paese in cui i lavoratori fanno notizia solo quando vengono picchiati o muoiono sul lavoro o di lavoro non è un paese civile. Un lavoratore che lotta è la notizia, è la dignità, è il coraggio e la determinazione… E’ tutto quello che manca alla stampa cialtrona!