E’ una domenica uggiosa e, come spesso accade, mi sono alzato molto prima del sorgere del sole. Il mio solito caffè, seguito dalla sigaretta “più buona”, e i miei pensieri volano alla prossima giornata dell’8 marzo, all’iniziativa che abbiamo immaginato assieme ad un gruppo di delegate dell’Unione Sindacale di Base. Una giornata in cui le donne saranno protagoniste delle proprie lotte.
#piantaladignità non è semplicemente un hashtag. Le donne nel nostro Paese vivono ancora una realtà che le penalizza pesantemente nei diritti, nelle opportunità e sul lavoro. La crisi, insieme alle politiche che hanno ridotto i diritti e tagliato il welfare ed i servizi, stanno rendendo le donne precarie a vita, sottopagate, schiacciate dai lavori di cura o relegate in ruoli che ne mortificano l’intelligenza e le aspirazioni.
Di storie ne ho ascoltate molte e raccontate alcune, ma oggi non voglio raccontare una storia. Voglio raccontare la voglia di lottare, la forza e il coraggio delle tante delegate che stanno contribuendo a costruire questa iniziativa.
Donne che lottano tutti i giorni nei loro luoghi di lavoro e nella società, che si espongono in prima persona per se stesse ma anche per i propri figli, per i propri mariti, compagni e compagne e per i propri colleghi. Donne che in queste ore stanno riempiendo centinaia di sacchetti di semi di mimosa e partecipando a decine di assemblee, pronte al conflitto per restituire a all’8 marzo il suo senso più pieno ed originario.
Michela, Maria, Francesca, Stefana, Pamela, Irene, Romina, Marina… Tante lavoratrici e delegate di Zara, di Gucci, di MediaWorld, di Burberry, di Unieuro, di IKEA, di Carrefour, delle grandi Coop del consumo… Forse il punto più avanzato del conflitto; della compressione dei diritti e del salario.
A Roma e Milano le donne del commercio dalle ore 10.00 scenderanno nelle vie del centro cittadino (fra via dei Condotti e via del Corso a Roma, in corso Lodi a Milano), regalando semi di mimosa per ricordare a tutte e a tutti che la dignità sul lavoro va coltivata. All’iniziativa hanno dato la propria adesione anche diversi esponenti politici.
Ma non sarà l’unica iniziativa. A Roma, dalle ore 11.00, la manifestazione interregionale delle lavoratrici in appalto impegnate nelle pulizie e nel decoro della Scuola: circa 12.000 addette in sciopero per l’intera giornata in Sicilia, Puglia, Basilicata, Sardegna, Campania, Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria; che saranno in piazza di Monte Citorio per rivendicare la fine del precariato ventennale, la stabilizzazione e la reinternalizzazione del servizio.
A Fiumicino, presso il Terminal 3 Partenze dell’aeroporto di Fiumicino, “Non siamo manichini sexy!”, il flash mob delle lavoratrici aeroportuali che dalle ore 11.00 manifesteranno contro le condizioni di lavoro, le discriminazioni, il sessismo.
A seguire nel pomeriggio a Roma l’assemblea aperta delle lavoratrici dei nidi e delle scuole d’infanzia comunali, che dalle 14.00 si confronteranno nella Sala della Protomoteca in Campidoglio sul tema della difesa dei servizi e contro la privatizzazione ed il licenziamento delle precarie. Sono invitate a partecipare le istituzioni e la cittadinanza tutta.
Insomma, sarà una lunga ed intensa giornata di lotta. Una lotta che ci riguarda tutti, nessuno escluso.