La busta paga, croce e delizia dei lavoratori tanto da rappresentare uno degli argomenti più frequenti che aleggiano nelle stanze sindacali. Tra detrazioni, trattenute, assegni familiari, superminimi, addizionali (tutto quel groviglio di voci che troviamo in busta paga), il lavoratore molto spesso fatica a comprendere se la retribuzione effettiva da lui percepita corrisponde a quella spettante.
La busta paga (chiamata anche prospetto paga o cedolino paga), è un documento che il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire al lavoratore, relativo all’importo della retribuzione da questi percepita, per un determinato periodo di lavoro. La busta paga riporta inoltre le trattenute relative alle imposte e gli enti di previdenza sociale.
La parte alta della busta paga contiene tutti i dati riguardanti il lavoratore e il datore di lavoro: il CCNL applicato in azienda, la data di assunzione e, nel caso in cui il rapporto fosse cessato o a tempo determinato, quella di fine rapporto. Nella parte alta della busta paga possiamo verificare la qualifica, il livello e l’eventuale percentuale di part-time. In questa sezione sono indicati inoltre gli elementi che compongono la retribuzione:
- la paga base, determinata dal contratto collettivo in base alla categoria, la qualifica del lavoratore e agli scatti di anzianità (aumenti periodici della retribuzione stabiliti dai contratti collettivi);
- la contingenza, ovvero l’indennità, pensata inizialmente per compensare la perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni, e rimasta congelata al 2001 divenendo un elemento fisso della retribuzione;
- l’E.D.R. (elemento distintivo della retribuzione (somma mensile di € 10,33 per tredici mensilità, fissa per tutti i lavoratori del settore privato senza distinzione di qualifica o di contratto collettivo applicato).
Nella parte centrale della busta paga viene specificata la retribuzione effettiva che ci spetta: le ore ordinarie, le ore di straordinario, i premi e le indennità. Sempre in questa sezione troviamo la cosiddetta retribuzione indiretta, cioè i giorni di ferie goduti, i permessi, la malattia, le festività, l’infortunio, la maternità, etc.
Quando dovute, sono indicate anche altre somme corrisposte (la tredicesima o quattordicesima mensilità, anticipi sul TFR, premi di produttività, etc.).
Insomma, questa è la sezione variabile della busta paga che riassume tutto ciò che viene pagato al lavoratore per il mese di riferimento, ovviamente al lordo delle trattenute e dei contributi.
La parte bassa della busta paga è dedicata a trattenute fiscali (Irpef), contributi previdenziali e trattamento di fine rapporto (T.F.R.).
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penserei che si eì arrivati alle stretta finale per il contratto gdo. Con la mossa di federdistribuzione con le sue aziende associate ( anche la mia) di togliere i fondi agli enti bilaterali scommetto qualsiasi cosa che a breve si firmera’ tutto e di piu’ e i confederati accetteranno ogni richiesta pur di non intaccare quei fondi x loro cosi preziosi
Sono in piena sintonia con il tuo pensiero.
non avresti qualcosa a riguardo da appendere in bacheca?
grazie
Buongiorno Paolo, puoi stampare questo documento.
Ciao
Nella mia busta full time maturano ferie x 19 giorni
L’anno
Buongiorno, ad occhio c’è un errore.
Salve,
Io vorrei sapere quanto dovrebbe essere realmente la mia busta paga netta e quale dovrebbe essere il mio corretto inquadramento contrattuale.
Mi occupo della contabilità interna di un’impresa individuale del settore commercio con 10 dipendenti “ufficiali” ; nello specifico mi occupo della prima nota, degli incassi, dei pagamenti, dei movimenti in entrata e uscita, di cassa, di conciliazione bancaria, ecc. Poi il resto come liquidazione Iva, bilancio, buste paga, lo svolge il commercialista esterno. In termini effettivi (nonostante sia stata assunta per svolgere solo questa mansione) poi in realtà rispondo tutto il giorno al telefono (dalle 10 alle 20 telefonate all’ora) occupandomi dei clienti/fornitori personalmente (presa ordini e preventivi, richieste varie) o smistando le
telefonate, assecondo parte delle richieste degli altri dipendenti, faccio da assistente/segretaria personale al titolare, e tanti altri piccoli compiti, andando avanti e indietro dall’ufficio del titolare. Il tutto in un ambiente rumoroso, insalubre, esposto al caldo/freddo nonché agli sguardi indiscreti di operai/clienti/fornitori.
Lavoro 8 ore e mezza al giorno e sono regolarizzata per 4 con mansione di addetta alla fatturazione. Vengo pagata (aggiungendo soldi fuori busta) € 1.000 al mese. Ho 15 giorni di ferie all’anno coincidenti esclusivamente con la chiusura dell’azienda disposta dal titolare. Se mi ammalo una volta, la seconda il titolare inizia a lamentarsi. Sono oggetto di mobbing da parte di un dipendente e il titolare non ha mai fatto nulla per arginare la situazione nonostante le mie continue lamentele. Ma d’altronde anche lui stesso non mi tratta come si deve.
Viste le mie mansioni, cosa mi spetta realmente?
Mi spiace ma quanto racconta è totalmente illegale.