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La storia di Capodanno: la commessa ha vinto!

E’ l’ultimo giorno dell’anno e i miei auguri ve li voglio fare con una storia di vittoria e di speranza. La storia di una commessa che ha lottato e ha vinto la sua battaglia. Una storia di dignità e di diritti rivendicati con successo. Buon Capodanno a tutti voi, ci risentiamo nel 2020 per un nuovo anno di lotte!

Il messaggio Facebook della commessa

Ciao Francesco,

ti seguo da un bel po’, e sinceramente mi sento di dirti una cosa: se non avessi avuto un avvocato di fiducia io ti avrei scelto per la mia vertenza… Vinta!!!

Stamattina la notifica della sentenza che mi ha dato piena ragione: licenziata senza giusta causa con un contratto a tempo indeterminato e reintegrata dal Giudice del Lavoro che ha smontato il potere economico e quello di sudditanza padronale.

Io oggi ho vinto e sono felice, perché è un anno in cui ho vissuto un mare di dolori tra i quali la morte di mia madre. Non lo so perché ti scrivo, forse non mi leggerai, ma lo faccio. Lo faccio forse perché spero che nessuno debba mai mollare, perché il lavoro è un diritto. Perché poi… lavorare è bello.

Ma non bisogna essere succubi mai… mai. E la mia tenacia, il mio non accettare compromessi, mi ha portato a vincere. Dei soldi mi frega, ovvio, ma mi importa ancora di più il riscatto, il dare una giusta ricompensa alle mie lacrime, al mio ingoiare amaro. Alla paura di non farcela e pensare il peggio. Me lo dovevo.

Auguri Francesco! E scusa il mio felicissimo sfogo con questo messaggio su Facebook. Non ne voglio ancora parlare con nessuno, ma mi sembrava giusto raccontare una vittoria a chi ci sostiene!

Una commessa

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