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Pasquetta e le favole di Landini: cara Coop questo non è il mio spot

E’ Pasquetta, siamo a Roma e il mio maledetto orologio biologico anche oggi è stato inflessibile e mi ha svegliato di buon’ora. Ancora assonnato alzo le persiane e fuori c’è il sole, quel sole che si era nascosto tra le nubi cariche di pioggia del giorno di Pasqua, quel sole di primavera che mette voglia di stare all’aria aperta e rende Roma ancora più bella.

Una Pasquetta con il sole, un giorno di festa da poter trascorrere con i propri cari, una tradizione che per i romani si traduce in gita fuori porta. Mi accendo una sigaretta, quella dopo il caffè del mattino, la più buona della giornata. Un rapido sguardo a facebook e un post mi ricorda che non per tutti sarà un giorno di festa:

Paola: Io e Lunedì non andremo mai d’accordo anzi sappi che ti odioooo. Buona Pasquetta a tutti, anche chi lavora come me…. Tra l’altro doppio turno!! — presso Coop, Guidonia.”

F: “Ma la Coop sei tu!!”
P: “Chi io? … ”
F: “Si tu, proprio tu…”
P: “Ma sei sicuro?”
F: “Si, si… ma quale Coop sei tu? Sei la Coop-Coop o la Coop a insegna Coop ma a capitale privato? O magari sei la Coop affiliata in franchising?
P: “Boh… sull’insegna c’è scritto Coop, sulla busta paga pure. I clienti la chiamano ‘la Coop’, i prodotti sono a marchio Coop, ora mi metti il dubbio…”
F: “Va beh, ma tanto la Coop è sempre la Coop… e la Coop sei tu…”
P: “Si, ma tu dici che i miei colleghi riposano oggi?”
F: “Alcuni si, altri no… ma la Coop siete tutti voi, siamo tutti noi. E per noi della Coop i ‘Valori’ sono ‘in corso’, non hai visto la campagna che hanno lanciato proprio per i giorni di festa del 25 aprile e del primo maggio?
P: “No, guarda, ero troppo intenta a lavorare, di tempo me ne rimane ben poco visto che sono una mamma single, con tutto ciò che questo comporta…”
F: “Si, immagino, però quest’anno la Coop lancia la campagna sui Valori in pompa magna, pensa che verrà presentato anche un libro il 20 aprile a Bologna, la ‘capitale’ del mondo Coop, dal titolo: ‘I miei primi Primi Maggio’, nel quale gli autori – Maurizio Landini e Umberto Romagnoli – raccontano ai bambini la giornata dei lavoratori. Sottotitolo emblematico del libro è: ‘Oggi non vado a scuola e la Coop è chiusa’. Pensa che la Coop ne ha acquistate ben 60 mila copie da regalare a tutti i clienti…
P: “Se hahaha… Ma di quali valori parli? Di quelli economici? Ma dai… Landini e Romagnoli raccontano le favole forse? E poi, Landini non fa il sindacalista? Non lo sa che il Primo Maggio alcuni negozi Coop affiliati in franchising rimarranno aperti, e rimarranno aperti anche il 25 aprile…?”
F: “Dai… ma che vuol dire. Anche a Livorno le Coop rimarranno aperte il 25 aprile, e guarda che il prossimo anniversario della Liberazione sarà il 70esimo (1945-2015); e proprio quest’anno quella Coop sta festeggiando anche i suoi 70 anni dalla fondazione di quella che allora si chiamava, pensa un po’, ‘La Proletaria’. Ma il Presidente dice che questo 25 aprile cade di sabato, potevano tenere chiuso? Cerca di capire pure tu.”
P: “Ma come? Ma scusa, è più importante che questo benedetto 25 aprile cada di sabato o che ricorre l’anniversario della Liberazione dal nazifascismo? Ma poi quelli di Livorno sono lavoratori Coop <a marchio>, quelli che dipendono direttamente dalla Coop Società Cooperativa… No?”
F: “Ma che vuol dire, la Coop sei tu, sono loro, siamo tutti noi…
P: “Ma sei sicuro? a me questa cosa non mi convince. Anzi, sai che ti dico? Se la Coop fossi io non ci sarebbero tutte queste differenze. I lavoratori sarebbero pagati tutti allo stesso modo e i giorni di festa sarebbero per tutti. Per questo non sono certa che la Coop sia io….“
F: “Ma come, e allora il Tenente Colombo? Woody Allen? La Littizzetto? Tutti quei soldi spesi negli anni per veicolare quei valori, quel marchio, quel senso di appartenenza? Che facciamo? Guarda che la Coop siamo noi e l’investimento sull’immagine è anche il nostro, non possiamo buttare tutto nel cesso, i tempi cambiano e anche la Coop si adegua alle abitudini degli italiani.
P: “Ma per piacere… E io non sono italiana? E io non ho diritto di festeggiare? Senti bene che ti dico… io non sono la Coop e quello non è il mio spot. Vatti a fare la tua bella gita fuori porta che io devo timbrare il cartellino; e se faccio tardi mi becco pure un bel richiamo…
…A proposito, quando hai tempo guardati questo di spot, lo hanno realizzato alcune mie colleghe!

Ops… scusate, ero assorto nei miei pensieri, nel dialogo immaginario con quella lavoratrice che tra l’altro conosco bene. Nel frattempo ho fatto la barba e la doccia. Io e la mia cagnolona Margot siamo pronti per la gita fuori porta. Non mi interessa granché di chi ha deciso di passare una Pasquetta di sole all’interno di un centro commerciale, nella confusione dalla musica diffusa dagli altoparlanti, intento a soffocare la propria insoddisfazione nell’acquisto compulsivo. Ma provo rabbia nei confronti di chi ha costretto tanti lavoratori del commercio a passare questo giorno di festa tra gli scaffali di un ipermercato.

Sono certo che anche loro sarebbero felici di fare una bella gita fuori porta con i loro figli, i loro cani, le loro bici, i loro amici.

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