Il Primo Novembre i commessi saranno costretti a lavorare mentre gran parte degli italiani godrà dell’ennesimo ponte festivo. E non importa se si è a rischio idrogeologico, se c’è stato un terremoto o se l’allerta meteo è rossa. Per loro non c’è motivo che tenga. The shopping must go on.
Mentre il Parlamento discute la proposta di legge che dovrebbe abrogare il decreto Monti, per milioni di addetti del commercio comincia il tour the force che li condurrà all’agognato 24 dicembre stremati; all’annuncio di chiusura della vigilia di Natale che porrà fine ai loro tormenti e accompagnerà gli ultimi clienti fuori dal negozio. Un urlo di gioia che rimbomberà nel loro luogo di lavoro ormai vuoto, un veloce scambio di auguri e tutti di corsa a timbrare rapidamente l’uscita per arrivare puntuali al cenone.
Fiumi di parole in TV e sui social, ma intanto non cambia nulla. E dire che Monti con uno schiocco di dita aveva materializzato un Decreto Legge che dal giorno alla notte ha devastato la vita di chi con il commercio ci sopravvive, costretto a barcamenarsi tra bassi salari e tempi di vita azzerati.
Insomma, le tradizioni sono tali soltanto se servono ad arricchire le tasche delle multinazionali. Dei bambini, dei valori e dei diritti dei lavoratori non frega un cazzo a nessuno.
Ai lavoratori del commercio, però, una cosa la voglio ricordare: il lavoro festivo non è un obbligo, e giovedì Primo Novembre potete fare festa. Lo so, non è un diritto facile da far valere, ma la disponibilità al lavoro festivo è una scelta libera e la conferma è arrivata da ormai molte sentenze della Corte di Cassazione, secondo la quale il datore di lavoro non può imporre al dipendente di lavorare in una giornata festiva e definisce illegittima l’eventuale sanzione disciplinare a punizione del rifiuto al lavoro festivo, se non vi sia stato preventivamente un assenso di quest’ultimo. Alla faccia del Decreto “Salva Italia”.
Quindi, date retta a me, quest’anno fatevi un regalo e restate a casa con i vostri cari, con i vostri figli. Così… per rispettare la tradizione tanto cara anche ai politici!!