Piazza San Giovanni cambia nome, lo cambia per una notte, lo cambia per chi ha dato qualcosa a questo paese, ma al quali questo paese ha dato, in cambio, la morte. Dal pomeriggio di venerdi 21 ottobre fino al corteo del giorno successivo, Piazza San Giovanni diventerà una piazza dedicata ad Abd El Salam, insegnante egiziano immigrato in Italia, diventato operaio della logistica e delegato sindacale, ucciso durante un picchetto il 14 settembre scorso ai cancelli della GLS di Piacenza.
Lo ricordo ancora quel mattino di settembre, mi sono svegliato scoprendo che si può morire ammazzati per il solo fatto di rivendicare i diritti degli altri. Altro che Costituzione, altro che Referendum: quella notte, insieme ad Adb, è morta la libertà sindacale, il cui formale riconoscimento attestò, più di ogni altra cosa, la ferma volontà dei padri costituenti di chiudere i conti con un regime che delle libertà in generale, e della libertà sindacale in particolare, aveva fatto carne da macello.
Abd El Salam era egiziano, aveva appena 3 anni più di me ed era padre di cinque figli. In Egitto faceva il professore. In Italia l’operaio. È morto in una notte di settembre, davanti ad un cancello, nel giorno del suo 53° compleanno, che coincideva con il giorno del compleanno di uno dei suoi 5 figli. Che bella festa. È morto con il corpo maciullato sotto le ruote di un camion che si accingeva ad uscire dallo stabilimento di logistica, sotto gli occhi sgomenti di suo fratello e dei suoi compagni di lavoro e di lotta.
Lavorava per la società di logistica dal 2003, e vi era occupato con un contratto a tempo indeterminato, mentre la vertenza sindacale che era in corso, in corso anche nella notte in cui è stato ucciso, riguardava il rispetto di un accordo per la stabilizzazione di 8 operai a termine, suoi compagni di lavoro.
Insomma, non è morto mentre lottava per i propri diritti, perché, a onor del vero, Abd El Salam lottava innanzitutto per i diritti degli altri. E’ morto lottando contro un sistema di esternalizzazioni e appalti che produce una barbara concorrenza al ribasso sulle condizioni di lavoro, mettendo i lavoratori, tutti i lavoratori, precari o a tempo indeterminato che siano, uno contro l’altro.
Di motivi per scioperare e manifestare ne abbiamo molti. Ma quella notte avremo modo anche di onorare un eroe che si è sacrificato per i più deboli. Quella sarà la notte di Adb El Salam, morto per i diritti degli altri!!