sofia commessa senza domeniche

Sofia: commessa senza domeniche, stanca di dare tutto in cambio di niente

Storie che sembrano tutte uguali, ma che nella realtà non lo sono affatto. Tante vite, tanti sogni infranti e tante sofferenze in nome di un mestiere anonimo, quello della commessa. Lavoratrici e lavoratori senza domeniche e senza più tempi di vita. Stavolta a scrivermi è Sofia (nome di fantasia), che mi racconta quanto le è recentemente accaduto.

Sofia mi dice di essere stanca di dare al suo datore di lavoro tutto, in cambio di niente…

Ciao Francesco, mi chiamo Sofia e lavoro da 7 anni come commessa nella GDO, faccio purtroppo parte della categoria dei “Senza Domeniche”. Non ricordo nemmeno più l’ultima volta che ho passato un fine settimana lontano dal lavoro, ma questa è la situazione (grazie al nostro bel CCNL) e, a malincuore, ci ho fatto l’abitudine.
Ho un lavoro full time flessibile, con distribuzione dell’orario arbitraria che mi costringe a scoprire i miei orari di lavoro ogni settimana. Anche il riposo è inserito dove fa comodo all’azienda. Ma, purtroppo, anche a questo mi sono abituata.
Qualche tempo fa una mia amica mi suggerisce di frequentare con lei un corso serale di contabilità due volte a settimana; accetto volentieri, visto che mi è sempre piaciuto studiare e, nel curriculum, una competenza in più non fa mai male. Ma faccio l’errore di supporre che al lavoro mi vengano concessi, per tre mesi, due giorni di orari compatibili con il corso.
Come posso essere così ingenua?
Infatti, alla mia richiesta cosa mi sento rispondere? “Hai firmato la flessibilità, quindi la tua richiesta è assurda e fuori luogo. Noi con il tuo orario facciamo quello che vogliamo! E poi cosa ne fai di corsi di formazione? Il tuo ruolo è questo e scordati un avanzamento di carriera!”.
Oltre al diniego anche l’arroganza, la supponenza e l’umiliazione in una sola risposta!
Grazie mille al mio datore di lavoro e alla violenza della flessibilità a senso unico! A buon rendere, prima o poi…

About Francesco Iacovone

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2 Comm.

  1. Avete voluto votare e voterete questa gentaglia che ha reso il lavoro uno schiavismo?State muti e non meravigliatevi dell’arroganza di certe aziende.

    • Caro Mauro, personalmente non ho votato “questa gentaglia che ha reso il lavoro uno schiavismo”. Nonostante ciò non sono affatto sorpreso dell’arroganza di certe aziende. Spero che i lavoratori non raccolgano il tuo invito a stare “muti” e continuino a denunciare le ingiustizie subite.

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