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Sul bilancio mi sbilancio

Coop Adriatica non sente la crisi: 2 miliardi di vendite, 32 milioni di utili e la Coop presieduta da Adriano Turrini dichiara soddisfatta: “grazie a una buona gestione e all’impegno dei lavoratori, ai quali sarà corrisposto un salario variabile complessivamente pari a 6 milioni di euro, il Bilancio 2013 di Coop Adriatica consentirà anche di erogare il Ristorno ai suoi soci“.

Nella busta paga del 10 giugno, in un’unica soluzione, verrà suddiviso fra i dipendenti di Unicoop Firenze il 25% dell’utile commerciale netto della cooperativa per una somma pari a circa 11 milioni di euro lordi. I 7.700 impiegati e commessi di Unicoop riceveranno un particolare premio di produzione: la distribuzione degli utili di vendita. Si tratta di qualche centinaio di euro a testa. Con differenze sensibili in base al negozio nel quale l’addetto è impiegato.

Novacoop, grande Coop Piemontese, ha presentato per l’approvazione il bilancio consuntivo 2013, chiuso con un ricavo lordo dalle vendite che ha fatto registrare il valore complessivo di quasi 1061 milioni di euro. L’utile netto nello scorso esercizio è stato di 10 milioni 770 mila euro. Il cash flow ha superato i 59 milioni di euro.

Unicoop Tirreno, dopo le politiche di austerity, fatte sulla pelle dei lavoratori Coop della Campania, sui precari storici licenziati, sui lavoratori degli ipermercati laziali e toscani che subiscono accordi penalizzanti, sui lavoratori e-commerce e, più in generale, su tutta la forza lavoro che ha visto contrarsi diritti e salario, dovrebbe aver raggiunto almeno l’agognato pareggio di bilancio per lungo tempo rincorso.

Io lo spero vivamente ma ho l’impressione che così non sia, un’impressione e nulla più. Se mi sono sbilanciato chiederò venia. Ma presto ci saranno le assemblee per l’approvazione del bilancio e io ci sarò.

Non è la crisi che affossa le aziende, Coop Adriatica, Unicoop firenze e Nova Coop ne sono un esempio lampante. Lo spauracchio della crisi viene usato per impaurire ed impoverire i lavoratori, se le aziende vanno male i primi responsabili sono i dirigenti. Se la mia impressione sarà suffragata dai fatti io sarò lì, nell’assemblea dei soci, a ricordarlo ed argomentarlo.

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